Le solite sospette, John Niven, 2015
Paura.
Odio. Dolore. Cazzo.
Eccole
lì, quattro belle scritte in evidenza, dipinte sopra i passamontagna neri di
quattro rapinatrici PERICOLOSISSIME.
Un
colpo in banca pianificato in tutti i suoi dettagli: la carrozzina di Ethel
Merrinam, nascondiglio perfetto per il fucile, il “palo” fuori ad aspettarle è
il ganzo Stimmate, che chissà se capisce e ricorda dove si trova, una Jill
tremante pronta a chiedere in continuazione il perdono guardando verso il
cielo; Susan e Julie con l’obiettivo di svuotare il caveau della banca di
Wroxham.
Susan
Frobisher è da poco vedova: il marito Barry se n’è andato, così senza
preavviso, una morte insolita (che non vi svelerò perché dovrete come me,
ridere a crepapelle). Pensava di essere benestante, abbastanza ricca da
continuare a fare la casalinga con la passione del teatro, in particolare
truccatrice per “I guitti di Wroxham”.
Tuttavia
il defunto Barry, le lascia alcune sorpresine: debiti, debiti e debiti.
Ecco
il piano: 4 amiche e una rapina.
Julie,
amica del cuore da quarant’anni di Susan, dopo tante delusioni finita a pulire
piscio in un ospizio; Jill, timida nonna, addolorata per la rarissima malattia
del nipote Jamie, cinque anni, devota alle donazioni fatte dalla comunità per
poter avverare il sogno della figlia Linda, per poter salvare il povero
nipotino. Ethel, (la mia preferita, ma vi assicuro, sarà anche la vostra), “ottantasette anni suonati, raggiante sulla
sua carrozzina a motore, con il suo “acchiappino” a tracolla come un tempo il
cocchiere portava il moschetto”. Sul lato anteriore della carrozzina un
adesivo con la scritta “è qui la festa?” e su quello posteriore un altro
recitava “senza freni”.
Ora
comprenderete da queste poche righe, quanto possa essere divertente questa
lettura; è disarmante, dissacrante, scevro da luoghi comuni, una boccata d’aria
fresca, la voglia di rivincita di quattro donne, quattro amiche, che
diventeranno anche vostre fin dalla prima pagina.
Il
sorriso vi abbandonerà solo quando avrete chiuso l’ultima pagina di questo formidabile
romanzo.
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