Lucrezia Borgia e Giulia Farnese, Bruna K. Midleton

Lucrezia e Giulia avevano pochi anni di differenza. Si incontrarono e guardandosi negli occhi capirono che sarebbero state per sempre legate. Lucrezia figlia di Rodrigo Borgia, Giulia appena tredicenne già la preferita di quell’uomo potente.
La piccola Borgia sapeva che suo padre adorava la piccola Farnese. Era la sua preferita, la sua passione, doveva essere sua e doveva esserlo per sempre.
Lucrezia voleva la sua indipendenza, non aveva intenzione di accettare i ricatti di quella Chiesa corrotta dal potere, dagli incesti, dalle passioni amorose. Ma capì: capì che era l’unica sottomissione che l’avrebbe resa quella che poi si è rivelata: donna indipendente, lea a servizio degli uomini, degli intrighi, degli interessi economici. Lei pronta a tutto pur di sentire di essere se stessa.
Nel 1492 quando Rodrigo Borgia diventò Papa Alessandro VI nulla cambiò: Lucrezia era il suo punto debole ma al tempo stesso, la sua grande forza.
Giulia Farnese rimase fino all’ultimo dei suoi giorni la sua prediletta: colei che si sposò ma non poté mai consumare il matrimonio, perché il potente Borgia non l’avrebbe mai permesso.
Avrebbe ucciso piuttosto che vedere la sua amata tra le braccia di un altro uomo.
siamo state all’occorrenza, e per convenienza, spietate, perverse, ingannatrici per gente corrotta e avide, ma mai prigioniere di ruoli. La nostra è stata solo tacita accettazione di un destino cui era sconveniente ribellarsi… la vera felicità sta proprio nel poter essere noi stesse avere un valore non più commisurato alle alleanze che il potere, alla mercé di intrighi e veleni, poteva stabilire in base ai letti in cui ci imponeva di andare”.

Due donne, una leggenda in un rinascimento turbolento che segnò per sempre la storia.

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