Conoscere Jeffery Deaver: tra romanzi e curiosità…incontro con l’autore.

Il personaggio principale di tutti i suoi libri è Lincoln Rhyme: chi è ? Questo personaggio è debitore nei confronti del leggendario Sherlock Holmes (sapete che è un personaggio frutto della fantasia di Arthur Conan Doyle?).
È un personaggio che prima di agire, deve ragionare, prima di ogni mossa, prima di entrare in un bar, prima di parlare, deve pensare e riflettere. Proprio Sherlock Holmes, è stato il primo esponente della scienza forense e tutto ciò che riguarda l’investigazione di tipo scientifico deriva proprio da lui. Ma in Rhyme si nota anche un pizzico di Hercule Poirot (ditemi che avete letto qualcosa di Agatha Christie!) che diceva di “far funzionare le piccole cellule grigie per catturare il cattivo di turno”. Lo scopo di Deaver è sempre stato quello di creare un universo in grado di fondarsi su leggi universali della scienza, dando così al lettore un romanzo con colpi di scena, senza mai barare: così il lettore come lo stesso Lincoln giunge mediante i fatti alle stesse conclusioni, riesce  risolvere il caso come se fosse lui stesso in prima persona investigatore.
Jeffery Deaver riesce a unire in un connubio perfetto l’emozione e la razionalità: è proprio la scrittura che ha il potere di unire chi scrive a chi legge. Nei libri di questo autore esiste una dicotomia tra Lincoln che è la razionalità e il personaggio femminile (Amelia Sachs) che invece rappresenta l’emotività.

Al passo con i tempi: i sociologi parlano di velocizzazione dei tempi con la quale ci si sposta. Il personaggio di Deaver (per chi non lo sapesse) è tetraplegico, con grandi capacità intelletuali e spesso ci si chiede se questa si solo una scelta strumentale o se invece dietro ci sia anche una valenza ideologica. La sua disabilità non limita la mente: l’incidente di cui è stato vittima, rappresenta un conflitto interiore ma anche l’opportunità di una chance: un dono, una stato di capacità che gli ha donato capacità intellettuali.

L’ultimo romanzo di Deaver Il valzer dell’impiccato (la trama non la scriverò, dalla paura di spoilerare!) è ambientato in Italia, a Napoli: è stato difficile scegliere la città ideale per il suo romanzo; perché proprio Napoli: Deaver l’ha scelta perché simile a New York: atmosfere gotiche, problemi di criminalità, città attiva, caotica (cibo ottimo, anche se questa caratteristica non si può ritrovare a New York).

Sapevate che Deaver e Faletti sono stati e lo saranno ancora, amici? Colleghi, una stima reciproca e lo stesso Deaver ha affermato: “eravamo amici e parlavamo di libri. Aveva una mente vivida ed era generoso. Mi ha sempre detto di poter contare su di lui; volevamo scrivere un libro di cucina… insieme: risotto alla Deaver e pollo alla Faletti”.


Cosa aspettate a leggerlo?

Commenti

Post più popolari