CAPODANNO DA MIA MADRE, Alejandro Palomas
La tavola è ormai imbandita.
La cena è pronta in forno.
Amalia e Fer aspettano gli ospiti: Silvia, Emma, Olga e lo
zio Edu.
Ci sono sette posti… nonna Ester diceva che deve sempre esserci
la “Sedia delle assenze” per coloro che non ci sono più ma ci sono sempre,
vicino a noi, di fronte a noi, con noi.
Amalia è agitata, sbadata ed è pronta a riempire quei
rumorosi silenzi che si creeranno.
Si lei lo sa, stasera è la serata delle rivelazioni, delle
verità, dello sconforto e della ripresa.
Tutti attorno a quel tavolo avranno qualcosa da dire, da
scoprire, da gridare o qualche lacrima da versare.
Sarà difficile, bisognerà capirsi perché come diceva la
nonna “tutti siamo stati qualcosa che il più delle volte spiega ciò che siamo
adesso”.
Amanda lo sa, mentre si versa distrattamente un bicchiere di
Coca Cola, stasera sarà emozionante stare tutti insieme, diversi, cambiati.
Ma il primo dell’anno è alle porte e non esistono
preoccupazioni: “dopo notti di luna grigia e brezze miste vengono albe violette”.
Sempre.
E nonna Ester aveva sempre ragione.
Buon inizio anno.
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